Spesso però assumiamo più o meno consapevolmente dei dolcificanti che bisogna saper distinguere, quelli che finiscono in “olo” fanno parte dell’elenco dei naturali: sorbitolo, mannitolo, xilitoto, maltitolo e hanno un potere dolcificante simile allo zucchero, con la differenza che sono meno cariogeni ma, a dosi massicce, hanno effetti lassativi.
Sorbitolo: ricavato lghe marine e dalla linfa del frassino, si trova in alimenti ipocalorici, gomme da masticare e gelatine
Maltitolo: derivato da patdalla frutta si trova nei farmaci per renderli gradevoli può dare disturbi gastrointestinali

Mannitolo: ricavato da aate e cereali, sicuro ma ha effetto lassativo se in eccesso, si trova in dolci e bevande
Xilitolo: deriva dal legno di betulla o da residui di lavorazione della cellulosa, ha effetto lassativo e usato in caramelle e gomme da masticare Gli altri sono prodotti in laboratorio e hanno un forte potere edulcorante, da 30 a 500 volte lo zucchero comune , quasi senza calorie sono presenti in bevande “light”. In generale vanno evitati soprattutto per chi è in sovrappeso o diabetico.
Acesulfame K: usato per dolcificanti da tavola e prodotti per igiene orale,resiste al calore e non si altera con alimenti acidi o basici, da consumare con moderazione
Ciclamato: era stato sospettato di essere cancerogeno anche se poco convincenti gli studi sulla sua innocuità, ancora vietato negli USA, è meglio evitarlo
Saccarina: ottenuta dal toluolo ritenuto in passato nocivo, irrita l’intestino e in alcuni Paesi è vietata o limitata la vendita. Sembra che proprio questo dolcificante, più di altri, abbia un effetto sulla flora intestinale tale da spingere l’organismo a usare male il glucosio, innescando un effetto opposto. Inoltre, ha uno sgradevole retrogusto metallico.
Aspartame: era stato sospettato di essere cancerogeno, non può essere scaldato o usato con cibi cotti perché alle alte temperature sviluppa sostanze tossiche, dolcifica 200 volte più dello zucchero
Sucralosio: dolcificante artificiale 600 volte più dolce dello zucchero da cucina e 4 volte più dell’aspartame è termostabile per cui può essere usato nei dolci da forno. Inizialmente considerato sicuro per la Salute è stato declassato ad un impiego con cautela o nullo.
Versioni di bevande con soli edulcoranti sono offerte da tutte le principali marche però le linee guida nutrizionali italiane sconsigliavano ai bambini l’assunzione di alimenti con dolcificanti artificiali. E alcuni sono stati sospettati di poter alterare la flora batterica intestinale, aumentando il rischio di diabete e obesità: non una certezza, ma un motivo di prudenza.

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