Editoriale di Daniela Piesco co-direttore Radici

Quando si è a corto di idee e di prospettive, quando ci si è cacciati in un vicolo cieco dal quale non si riesce più ad uscire, quando non si sa più come giustificare i propri atti, allora l’unica maniera per uscirne è quella di fingersi pazzi per avvalorare azioni prive di qualunque logica, inaspettate e in pratica suicide.

Tutto ciò avviene, ovviamente con il beneplacito dei media italiani che si scatenano nel garantire sostegno alla follia imperante . D’altronde quando Parenzo e Cruciani minimizzano ciò che sta succedendo a Gaza, invitando lo storico D’Orsi a non esagerare nell’indignazione contro Israele, colpevole “solo” di aver sterminato più di 30 mila civili, tra cui 18 mila bambini. E che sarà mai? Israele fa parte dei buoni e, dunque, può sterminare chi vuole.

Il problema è che i cialtroni, convinti di essere buoni e giusti, pensano che i cattivi debbano porgere entrambe le guance e farsi massacrare senza reagire. Non devono rispondere se i buoni distruggono un’ambasciata con le persone dentro. Non devono protestare se i buoni impongono le sanzioni.

La stessa cosa accade, sia pure in un contesto diverso, in Europa ed è rappresentata dalla decisione di quell’idiota senza speranza di Macron di inviare un po’ di truppe in Ucraina, truppe che peraltro sono già state attaccate dai russi e hanno già i propri morti e feriti.

Ci si chiede che senso possa avere mandare qualche centinaio di soldati visto che l’Ucraina avrebbe comunque bisogno di centinaia di migliaia di uomini? Per giunta in un momento nel quale i personaggi più in vista di Kiev, Zelensky compreso, stanno già facendo la valigia, dopo aver accumulato incredibili fortune sui conti esteri?

Per caso Macron si sta fingendo pazzo perché si sa a loro bisogna concedere per forza qualcosa?

Peccato che fuori dalle terre occidentali, lo sappiano tutti che l’orso russo potrebbe facilmente tagliare le unghie al gattino europeo … E dunque la follia delle élite europee sta sfiorando realmente il patetico.

Mi viene alla mente 72 minuti per arrivare alla fine del mondo. Per ora è solo il titolo di un libro (“Nuclear War”), ma i cialtroni che stanno governando l’Occidente collettivo sembrano volerlo trasformare in una realtà nel più breve tempo possibile. Armi ed ancora armi, sanzioni e minacce, portaerei e truppe spedite in giro per il mondo per chiarire che loro, i buoni, sono pronti a metter fine al genere umano. Ma in nome della democrazia, sia chiaro.

Ma alla fine i folli non erano quelli che finivano con la camicia di forza?

Ah già dimenticavo che qui non si parte dall’accertamento dei fatti per poi seguire lo sviluppo del ragionamento, qui si parte dalle conclusioni (peraltro già precostituite da altri).

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