Il libro di oggi lo trovate in rete, e devo dire che questa opportunità mi rallegra, perché se invito alla lettura di un libro della mia soffitta, mi rendo conto quanto poi sia difficile reperirlo, se non in qualche biblioteca.

Anche perché sono libri che hanno vissuto altre epoche di gloria e fama.

Difatti l’autrice di oggi, Taylor Caldwell era specializzata in best sellers, termine inglese che indica libri di grande successo commerciale nel breve periodo, sempre ai primi posti delle classifiche.

Nata in Inghilterra a Manchester, a sette anni si trasferisce negli Stati Uniti.

Vissuta dal 1900 al 1985 ha fatto parte dell’area politica conservatrice americana, e dal 1938, anno del suo secondo matrimonio con Marcus Rebak, che l’agevolò nel suo desiderio di scrivere, che inizia a produrre decine e decine di capolavori, diventando un nome nella letteratura americana.

Il libro di oggi ci fa insistere sul significato di prologo

In genere è una scena introduttiva, un monologo che precede un’opera teatrale, secondo l’etimo greco, ma se riferita all’amore?

E’ una vita che passa stando sempre nell’anticamera dei sentimenti, negli approcci preliminari, nell’assenza di comunicazione, nell’interregno della depressione.

La storia è questa, dunque. “Non è possibile per noi conoscerci a vicenda, se non nel modo in cui ci manifestiamo in ombre contorte agli occhi altrui. Non conosciamo neppure noi stessi: perché quindi dovremmo giudicare il nostro prossimo?”

Questa introduzione di Seneca, che preceda la lettura, ci fa capire meglio il romanzo.

Caldwel Taylor

Facciamoci aiutare dal retro di copertina.

Una donna non bella ma dotata intellettualmente, figlia di un uomo, vedovo, senza scrupoli all’apice del successo nel mondo della finanza di Boston, vive di affari e trascura l’unica figlia che vive affidata ad una zia e con cugini.

Gabbie dorate e solitudine sono i primi ingredienti di vita, poi con il lavoro del padre trasportata negli ambienti freddi e cinici degli esponenti delle lobby economiche. Caroline, la nostra protagonista, avrà pure un buon marito e dei figli, ma non vivrà di sentimenti, per cui malintesi, figli contro, una vita dispersa nel prologo.

 

Ci innamoriamo della protagonista, la percepiamo vittima di se stessa, ma anche dell’ambiente circostante ed il riscatto finale ci commuove come se fossimo noi stessi, Un libro che ci fa comprendere noi stessi.

Ritornando a Seneca:
“Chi sa quale pena c’è dietro la virtù e quale paura dietro il vizio? Nessuno, in breve, sa che cosa fa un uomo, e solo Dio conosce i suoi pensieri, le sue gioie, le sue amarezze, la sua angoscia, le ingiustizie subite e quelle che egli commette… Dio è troppo inscrutabile per la nostra limitata intelligenza. Dopo tristi meditazioni sono giunto a pensare che tutto quanto vive, sia nel giusto o nell’errore, sia lieto o triste, oscuro o con una splendida reputazione, dolente o felice, è solo un prologo all’amore oltre la tomba, dove tutto è compreso e quasi tutto perdonato.”

Dunque lettori, anche noi siamo rimasti nel prologo, ma alcuni tratti del romanzo sono chiari.

Ora non ci resta che accompagnare Caroline nel suo viaggio. Buona lettura. Un video che anticipa la serie Netflix di Gianna Nannini la cantante delll’amore rock come sottofondo.

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