Dopo il ‘massiccio’ attacco notturno in Ucraina, la Russia ricorda con una parata sfarzosamente celebrativa il Giorno della Vittoria

 

Pioggia di missili da crociera e droni esplosivi nella notte contro la rete elettrica dell’Ucraina. Un attacco definito dallo stesso presidente Zelensky ‘massiccio’, quasi un valore aggiunto alle celebrazioni che oggi daranno colore e sogni di gloria alla Russia di Putin.

Lancio di missile

La parata del 9 maggio

Oggi infatti, come riportato dalla Tass (agenzia stampa russa), sfilate e concerti animeranno tutta la Russia per celebrare il Giorno della Vittoria sul nazismo. Quel 9 maggio di 79 anni fa.

Ma l’apoteosi dello sfarzo e dell’ostentazione della propria forza militare avverrà, a partire dalle 10,00 (ora locale),sulla Piazza  Rossa di Mosca.

Una parata che vedrà la presenza dello zar Putin che, dopo la farsa delle recenti elezioni, ispezionerà la parata in qualità di comandante in capo. Un rito che si perpetua da ben 21 anni.

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Cremlino-Celebrazioni per il quinto mandato di Putin

La propaganda di Putin

Incentrata prevalentemente sulla lotta al Nazismo, la propaganda di Putin che, astutamente,  si erge a difensore di quei valori che animarono 79 anni fa l’ Armata Rossa, rappresenta l’arma vincente per legittimare la sua ‘operazione speciale ‘in Ucraina.

E i suoi discorsi, infarciti di minacce all’Occidente, fanno leva su quei valori che, con la caduta di Berlino, portarono al ripristino di quella libertà che oggi appare come miraggio agli occhi dei tanti dissidenti russi, oppressi da un regime che li penalizza fino alla morte.

Ma il richiamo all’attuale  mission salvifica della grande Madre Russia evidentemente trova terreno fertile in buona parte del popolo russo, fieramente orgoglioso della propria identità nazionale.

E non importa se il prezzo da pagare é molo alto, in termini di vite umane, ma anche in termini di libertà negate. Ciò che conta é liberare il mondo dal neonazismo dell’attuale presidente ucraino Zelensky, peraltro ebreo.

Oggi, in Russia, il ricordo

Un giorno memorabile, dunque, quello di oggi, un giorno da celebrare  nel ricordo di quelle pagine di gloria che l’URSS regalò al popolo russo.

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Momenti della celebrazione

Una gloria che ebbe un costo terribile. Ben 27 milioni di russi infatti persero la vita nel II conflitto mondiale e l’Unione Sovietica pianse i suoi morti, ma non si arrese.

Quando infatti, nel giugno del 1941, le truppe naziste invasero gran parte dell’Unione Sovietica occidentale, i soldati russi scrissero la storia del loro paese con eroismo e tenacia, fino a respingere i tedeschi

Cominciò l’avanzata russa fino a Berlino, dove la bandiera della falce e martello dell’URSS sventolò, issata sulle macerie della capitale tedesca, ormai definitivamente caduta.

E oggi, come allora, nel ricordo della gloria passata, lo zar vuole ripercorrere i sentieri di un eroismo che non trova riscontro nell’attuale realtà, rinchiudendosi in una visione del mondo limitata e anacronistica.

Una visione che, con un chiaro intento manipolatorio, si incentra sull’esaltazione del passato sovietico.

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