Considerando quello che sta accadendo in medioriente, viene da riflettere sul dialogo interreligioso e sui perché non ha funzionato (se mai c’è veramente stato…). Qualche tentativo era stato fatto, ma con esiti trascurabili visti i risultati sfociati nel ’95 con l’assassinio di Rabin, il leader israeliano moderato. Quindi, non si vuole la pace.

C’è stato un frainteso di fondo, quando Israele acquistando i territori ha pensato di aver acquistato anche la sovranità territoriale? Quanto pesa il sionismo in tutto questo? Quanto il terrorismo di Hamas ha tolto credibilità alla causa palestinese? E via con gli interrogativi, c’è da scegliere…

Ma non è il caso di addentrarsi in valutazioni tipo chi opprime chi, chi ha tradito chi, chi aggredisce chi ecc…ecc…Un ginepraio pazzesco da cui si rischia di riemergere più perplessi di prima, per quanto mi riguarda meglio tenersene fuori. Invece è importante approfondire alcuni aspetti legati al monoteismo in quanto tale, ossia a quell’impostazione religiosa che crede in una sola divinità, escludendo tutte le altre religioni monoteiste o politeiste che siano. L’etimologìa stessa dei termini monoteismo e politeismo la dice lunga non solo sul significato ma anche sull’approccio mentale e psicologico che ne deriva: il politeismo ha in sé una radice possibilistica, diciamo che ha un’impostazione meno rigida e difficilmente arriva ai ferri corti con chi la pensa diversamente. Invece col monoteismo  non è solo questione di seguire un’unica divinità, si ha anche una vera e propria forma mentis per cui ci si contrappone già in partenza a tutti gli altri, ovvero a chiunque non la pensi allo stesso modo. Ecco qua.

Di questo passo, è un attimo arrivare a tolleranza zero.

Ci sono state varie religioni monoteiste nella Storia, ma circa 2000 anni fa nell’area mediterranea è balzata in primo piano la contrapposizione fra 3 monoteismi derivanti l’uno dall’altro: il primo in ordine cronologico, l’ebraismo, ha generato il cristianesimo e successivamente s’è aggiunto l’islam. Da quel periodo in poi è iniziata una bagarre geopolitica che non ha avuto sosta, poveri noi.

Molti hanno già scritto su questi temi, ma da parte mia vorrei sintetizzare almeno due aspetti che ritengo più perniciosi: l’interpretazione letterale del testo sacro e l’integralismo. Il primo ha in sé i germi dell’immobilismo, giacché non si tollerano interpretazioni alternative; il secondo porta quasi sempre al fanatismo, con tutte le conseguenze negative del caso.

L’effetto di tutto ciò è che certe religioni, nate inizialmente per migliorare il destino umano, in realtà sono andate a peggiorarlo.

Peccato. Speriamo che il futuro ci riservi qualcosa di meglio, magari un dialogo interreligioso vero stavolta. Finalmente.

SandraFallaci©

ph www.cvxlms.it/

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