“I Vigili del fuoco sono spesso esposti, nel corso dei loro interventi, a sostanze chimiche e a combustibili altamente cancerogeni. Ma a oggi le misure di prevenzione e di sicurezza sono insufficienti. C’è un vuoto normativo che va colmato, in Italia come in Europa”. Lo dice Rosa D’Amato, eurodeputata dei Verdi europei e candidata nella lista Alleanza Verdi Sinistra nella circoscrizione Sud, in vista dell’evento che si terrà lunedì prossimo alla Camera dei deputati a Roma.
Dopo gli incontri promossi a Taranto. Napoli e Reggio Calabria e prima ancora nella commissione Lavoro del Parlamento europeo, adesso l’appuntamento è per lunedì 6 maggio alle 19 alla sala stampa della Camera dei Deputati (via della Missione 4) con Luana Zannella, Franco Mari Mauro Giulianella, Raffaele Cozzolino e i protagonisti di questa battaglia di diritti: i Vigili del Fuoco.
“Lo ribadiamo, la situazione di questi lavoratori è paradossale – dice D’Amato – I vigili del fuoco hanno un ruolo indispensabile per la protezione della vita, dell’ambiente e delle infrastrutture, ma non sono protetti adeguatamente dai rischi che ogni giorno affrontano. E dalle conseguenze che i loro interventi a volte comportano. Si tratta di lavoro, salute e ambiente. E di prevenzione del rischio. E’ una denuncia sociale, accompagnata da concrete proposte, avviata con Mauro Giulianella (coordinatore nazionale Fp Cgil Vigili del Fuoco) e Raffaele Cozzolino (referente nazionale Salute e Sicurezza Fp Cgil Vigili del Fuoco, nonché coordinatore provinciale a Napoli della Fp Cgil VVFF)”.
“Un dossier supportato a Bruxelles dalla testimonianza diretta dei lavoratori italiani, francesi, belgi – continua D’Amato – I Governi, primo fra tutti quello italiano, devono affrontare la questione legata alla copertura assicurativa. Occorre, inoltre, dare slancio concreto alle politiche di prevenzione: vanno fissati standard minimi per i dispositivi di prevenzione individuale; va potenziata la sorveglianza medica, così come l’attività di decontaminazione; bisogna istituire un registro europeo per raccogliere dati sulle malattie professionali dei VVFF. A febbraio ho inviato una lettera allo Iarc, l’agenzia contro il cancro dell’Oms. La risposta è stata inequivocabile: il rischio di neoplasie per i vigili del fuoco derivante dalla loro attività è concreto”.
“A Strasburgo – prosegue l’eurodeputata – abbiamo già vinto una battaglia parlamentare con l’introduzione dell’obbligo di screening degli edifici prima che inizino i lavori. E abbiamo ottenuto linee guida che tengano conto delle specificità di categorie come, appunto, i Vigili del Fuoco e i servizi di emergenza in generale. Certo, la riforma della direttiva contro i rischi connessi all’esposizione all’amianto è un passo importante. Ma è uno dei tanti da compiere ancora a tutela di chi ci protegge tutti i giorni. E non basta. Di questo e di altro parleremo a Roma”, conclude D’Amato.
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